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20 Settembre 2002
Guglielmo Mozzoni
e i suoi amici della Città Ideale (www.cittaideale.it)
sentono il dovere, oggi che l’Italia deve decidere se partecipare
o no a una nuova guerra che potrebbe avere conseguenze imprevedibili di
insistere sulla loro proposta politica che “ogni decisione del Governo
possa essere presa solo dopo l’autorizzazione della maggioranza
dei cittadini”. Questo principio in base al quale la decisione dei
cittadini è necessaria per l’adozione delle leggi è
tanto più importante quando si tratti non di adottare una legge,
ma di decidere un intervento di guerra. Proposta più che di diritto
in quanto i parlamentari essendo stati eletti “senza vincolo di
mandato” possono decidere a loro piacimento e quindi anche contro
il vero parere di chi li ha votati.
In conclusione, la nostra proposta è molto semplice: se il Governo
italiano ritenesse di dover impegnare l’Italia in un conflitto come
quello che si preannuncia con l’Iraq, dovrebbe assumere l’impegno
storico e senza precedenti di chiedere il parere ai cittadini.
Le esperienze di Guglielmo Mozzoni che ha visto come è nato il
fascismo, come è stata a suo tempo dichiarata la guerra alla quale
ha partecipato cominciandola sul Fronte Occidentale a cavallo con sciabola
e ultimandola con la Resistenza in paracadute e mitra (vedi www.cittaideale.it
- biografia Mozzoni), avvallano, con le loro testimonianze e per analogie
tra il momento politico di allora e l’attuale, le preoccupazioni
odierne.
Sarebbe il colmo, in piena democrazia, che i cittadini dovessero assoggettarsi
alle imposizioni di parlamentari, di pareri contrari a quelli dei cittadini.
La proposta della Città Ideale è oggi tecnicamente
realizzabile con il sussidio della Telematica che, se realizzata, potrà
evitare il peggio.
La proposta della Città Ideale può cambiare tutto senza
cambiare niente e, restando, anchesì nello spirito della Costituzione
vigente. Difatti gli articoli 71 e 138 della Costituzione aprono teoricamente
una porta alla Revisione della Costituzione.
Praticamente però e soprattutto nel nostro caso per ragioni di
tempo la strada indicata dalla Costituzione non serve: forse è
possibile individuare un’altra strada.
Ce ne sono certamente moltissime.
Noi, cittadini, abbiamo dimenticato di avere noi il coltello per il manico,
non il Governo. Difatti siamo noi che manteniamo il Governo con i nostri
soldi e non il Governo che mantiene noi.
Basterebbe che i cittadini non pagassero più le tasse e non andassero
più a vedere le partite di calcio; di cosa vivrebbe il Governo?
Dove andrebbe a finire la baldanzosa e presuntuosa autorità dei
parlamentari rimasti senza minestra?
Per chi può obiettare che ormai l’Italia per gli impegni
assunti con l’ONU debba uniformarsi ai dettami dell’ONU stesso,
si fa presente che quanto detto per il Governo nei suoi rapporti con il
cittadino, può valere anche per l’ONU.
Parliamo insieme di queste cose.
Se è difficile incontrarsi personalmente, incontriamoci in Internet:
cerchiamo realmente di vedere le cose come sono e non come ce le fanno
apparire.
Cerchiamo di prendere dalle varie dottrine quanto può servire sul
serio per evitare il peggio. Oltre a noi, amici della Città
Ideale, i primi a dare l’esempio dovrebbero essere i cristiani
con il loro principio di “offrire l’altra guancia”.
In molti casi può servire di più della massima del Vecchio
Testamento che grida “occhio per occhio dente per dente”.
La Città Ideale spera che qualcuno si faccia vivo al sito www.cittaideale.it
e via e-mail: amici@cittaideale.it
Nell’attesa Guglielmo Mozzoni saluta tutti assieme ai suoi amici
promotori della Associazione “Città Ideale” e precisamente:
Luigi Brindicci, dottore commercialista,
Fabrizio
Salvadori, esperto in informatica,
Giorgio Galli, politologo e docente universitario,
Alfredo Todisco, scrittore,
Duilio Courir, critico musicale,
Aldo Brina, medico chirurgo,
Silvia Blanchaert, antiquaria,
Alessandro Ferrara, dirigente d’azienda,
Tatiana Kirova, architetto professore universitario,
Maria Luisa Mazzini, pubblicista,
Michela Santarella, dott.ssa in architettura,
Francesca Salvarezza, dott.ssa in filosofia,
Ester Cingia, dott.ssa in legge,
Flavio Castiglioni, dott. in architettura.
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