A tutti gli Amici della Città Ideale G.M.2000

loro sedi

Milano lì, 06 Ottobre 2005

Carissimi Amici della mia Città Ideale,
secondo la massima che “tutto non si può avere”, dobbiamo vedere di avere almeno un po’.

A forza di allargarsi, la cerchia degli amici si è talmente ingrandita che durante i convivi del “mez dì” non si riesce, dicendo ognuno la sua, a combinare più niente.

Mi piaceva molto vedersi tutti insieme, ma penso che sarebbe anche molto bello vedersi pochi alla volta e più sovente, in modo che, quando uno degli Amici ha da dire o proporre qualche cosa, venga qui alla nostra sede, che può trovare a sua disposizione tutti i pomeriggi, e dove potrà incontrare, secondo accordi telefonici, chiunque di noi.

Penserà poi un gruppo ristretto di lavoro formato di volta in volta tra gli amici storici e operativi secondo gli argomenti specifici a coordinare e concludere le varie proposte.

In questa maniera ritengo che sarà più facile andare avanti.

Il piacere di stare insieme resterà ugualmente, in quanto potremmo sempre combinare saltuariamente una polenta tutti insieme.

Spero di trovarvi tutti d’accordo e spero soprattutto che vi facciate vivi con proposte utili a migliorare la vita delle nostre città.

A questo proposito mi piace che gli Amici sappiano da me, prima che da altri, che la mia Città Ideale, a forza di pensarci, è arrivata ad un risultato eccezionale, e cioè quello di sostituire le scale con le rampe, favorendo ancora di più un modo di abitare, piano per piano, in mezzo a prati e fiori e soprattutto dando la certezza ai disabili di potersi salvare in caso di incendio.

Per chi non ci credesse sono a disposizione i disegni costruttivi raccolti in un volume redatto per il Ministero per la tutela dei diritti d’autore.

Sperando nella vostra continua collaborazione vi saluto con tanta simpatia.

Guglielmo Mozzoni